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L'amaro miele

L'amaro miele

Gesualdo Bufalino

Introduzione e cura di Nunzio Zago, dipinti di Alessandro Finocchiaro

Comiso, Fondazione Gesualdo Bufalino, 2020; edizione illustrata in 500 copie 

Col titolo L'amaro miele, di cui fra il 1982 e il 1996 uscirono tre edizioni Einaudi via via accresciute, Gesualdo Bufalino volle offrire la testimonianza complessiva della sua attività poetica, predominante fino agli anni Cinquanta e poi diventata occasionale e sporadica. Il tirocinio di poeta, rimasto a lungo segreto o quasi, trovò infatti nella prosa (narrativa, saggistica, aforistica) l'ambito dove poter essere messo a frutto più originalmente, alimentando una cifra inventiva più moderna. Nondimeno, questo "libro di poesie" sa ancora riservare a chi lo legge, emozioni intense, legate a una giovanile e indelebile esperienza di malattia; all'idea dell'esistenza, precocemente e conseguentemente maturata dall'autore, come una partita truccata, votata allo scacco, che però continua ad appassionare e intrigare; a uno spiccatissimo gusto cromatico e paesaggistico che trasforma in fiaba e leggenda un personale teatrino di memorie, non solo mediterranee. La speciale edizione di L'amaro miele che qui si presenta, per il centenario della nascita di Bufalino, è arricchita dai dipinti di Alessandro Finocchiaro, ispirati, con trepida eleganza, ad alcuni componimenti della raccolta.